DPCM Natale: le risposte che cerchi

DPCM Natale: le risposte che cerchi

Quando sono valide le misure?
Le misure del Decreto Natale entrano in vigore il 24 dicembre restano valide fino al 6 gennaio. Oggi entrano in vigore invece le misure decise dal Dpcm 3 dicembre: da oggi non è più possibile lasciare la regione, mentre è sempre possibile farvi rientro per tornare al domicilio, residenza o abitazione abituale.

Dal 24 dicembre al 6 gennaio siamo in zona rossa, arancione o gialla?
Nel periodo delle feste natalizie in tutta Italia sono giorni di zona rossa i prefestivi e i festivi (24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5, 6 gennaio), giorni da zona arancione quelli feriali (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio). Sono state previste però delle deroghe agli spostamenti privati.

Ci si può muovere dal proprio comune in altro comune?
Dal 24 dicembre al 6 gennaio, ci si può muovere dal proprio comune a un altro soloper motivi di lavoro, salute o necessità. In deroga, una sola volta al giorno ci si può dirigere in un’abitazione privata, anche di altro comune, senza vincoli di distanza e anche nel capoluogo, con il limite di due persone adulte (sono esclusi dal conteggio gli under 14 e le persone con disabilità).
L’uscita dal comune è consentita solo per fare visita in un’abitazione privata.

Se una persona abita a Graffignana ha gli stessi vincoli?
Per chi abita nei piccoli centri valgono le stesse regole generali, ma nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021 sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Quindi il 29 dicembre un residente di Graffignana può andare a Codogno?
Sì, anche due volte, per usufruire dei servizi aperti, perché si muove da un comune con meno di 5mila abitanti, in uno dei giorni consentiti.
Non si può invece recare a Lodi, capoluogo di Provincia, e nemmeno a Rivolta d’Adda, perché oltre i 30 chilometri dal confine comunale. Ovviamente, però, per motivi di lavoro o salute ci si può recare ovunque, e una volta al giorno è consentita una visita in abitazione privata.

Il 29 dicembre da Codogno si può andare a Graffignana?
No, dal 24 dicembre al 6 gennaio non si può uscire dai comuni con popolazione superiore ai 5mila abitanti verso nessuna destinazione, salvo per motivi di lavoro, salute o necessità.

Quali sono i comuni della nostra zona da cui non si può uscire?
I comuni con più di 5mila abitanti, cioè nel Lodigiano Lodi, Codogno, Casale, Sant’Angelo, Lodi Vecchio, Zelo Buon Persico, Tavazzano con Villavesco, Mulazzano. Nel Sudmilano San Giuliano, San Donato, Peschiera, Melegnano, Mediglia, Paullo, San Colombano, Pantigliate, Cerro al Lambro.

Da questi comuni non si può uscire nemmeno per andare in un’abitazione privata?
In un’abitazione privata si può andare anche in altro comune, ma una volta sola al giorno: è consentito andare in un’altra abitazione privata senza vincoli di alcun tipo, a patto di spostarsi nel limite di due persone adulte, oltre ai minori di 14 anni o di persone con disabilità.

Quindi a Natale è possibile o no da Codogno andare a pranzo dai genitori a Lodi?
Sì, se si è da soli. Ci si può spostare una sola volta per andare in un’altra abitazione privata anche in altro comune all’interno della stessa regione, senza vincoli di alcun tipo, con il limite di due persone adulte.

E se i genitori abitano a Piacenza?
No, perché si trova in un’altra regione. Fino al 6 gennaio ci si potrà andare solo se si ha la residenza o il domicilio o l’abitazione abituale nella regione di destinazione.

E un marito separato, nel caso di figli conviventi con la moglie, può recarsi a Piacenza a trovarli?
Sì, perché la visita parentale ai figli di separati è considerata condizione di necessità, dunque ammessa con autocertificazione senza vincoli.

Ma una famiglia composta da mamma, papà e tre figli di 17, 15 e 12 anni può andare dai nonni a pranzo per Natale?
La norma è fatta per evitare che vi siano visite di più di due persone nelle abitazioni, ma in realtà non determina quante persone possano stare a tavola o dentro casa. Dunque, la risposta formale è che è possibile se ci si divide in due viaggi. La regola che pone il limite a due persone adulte (con esclusione degli under 14 e delle persone con disabilità) vale infatti per gli spostamenti, nel Decreto non vi è alcun cenno sul numero massimo di persone nelle case: se la mamma si muove con il figlio 17enne e il papà con i figli di 15 anni e di 12 viene rispettata la norma sullo spostamento. Va da sé che questo è l’aspetto formale: la ragione della norma è evitare i maxi-pranzi di Natale, e al rispetto di questa ragione è chiamato ciascun cittadino con senso di responsabilità.

Dunque, i carabinieri non possono verificare quante persone vi sono all’interno dell’abitazione?
No, i carabinieri possono entrare in un’abitazione privata solo con il fondato sospetto che si stia commettendo un reato, dunque non verranno a verificare quante persone sono a tavola.

Ma non bisogna indicare la famiglia di destinazione in un’autocertificazione?
No, per motivi di privacy è possibile non indicare il nome della persona a cui si fa visita, anche se è necessario indicare l’indirizzo di partenza e quello di arrivo. Poiché in ogni caso il limite è di uno spostamento al giorno, in caso di controlli da cui emerga più di uno spostamento, si è passibili di sanzione.

E se si vuole uscire dal comune per andare dalla fidanzata?
Non ci sono limitazioni legate a un vincolo di parentela, ci si può recare indistintamente da parenti, fidanzati o amici, secondo le norme già esposte.

Ed è possibile organizzare un pranzo a casa con i quattro nonni?
Formalmente sì, se a muoversi sono i nonni a due a due. Tuttavia, al di là della forma, è bene ricordare che il principio della norma è quello di evitare assembramenti e pranzi di Natale numerosi, soprattutto in presenza di persone anziane, a tutela della salute di tutti.

A Natale è possibile andare a pranzo dai genitori e a cena dagli zii, tutti nello stesso comune?
No, non è possibile perché le uscite per recarsi in abitazioni private, dentro lo stesso comune o al di fuori di esso senza distinzioni, sono consentite una sola volta al giorno.

Le stesse regole valgono anche per il cenone di Capodanno?
Sì, ma resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5, e dunque la bottiglia di spumante si dovrà stappare a casa propria.

È vietato sparare i botti la notte di Capodanno?
Non c’è una norma nazionale che lo vieta, sebbene i singoli comuni possano adottare ordinanze in questo senso. È invece in vigore il divieto di circolazione a partire dalle 22.

La notte di Natale è possibile andare a messa?
Sì, con autodichiarazione. Non sono cambiate le previsioni già in vigore, con la raccomandazione di recarsi in quella più vicina, all’interno del proprio comune. Le messe saranno organizzate dalle singole parrocchie in orari compatibili con il rispetto del coprifuoco delle 22.

È possibile recarsi nella seconda casa a Ponte di Legno?
Sì, il Governo ha precisato che in tutto il periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio è sempre possibile recarsi nella seconda casa, se si trova all’interno della stessa regione. Dunque, Ponte di Legno sì, Finale Ligure o Pietrasanta no.

È possibile andare in vacanza a Ponte di Legno?
Gli hotel, agriturismi, i bed and breakfast sono aperti ma per raggiungerli ci si può spostare solo all’interno della propria regione prima del 24 dicembre, e poi dal 28 al 30 dicembre, oppure il 4 gennaio. Sono chiusi gli impianti sciistici.

Se una persona si trova nella seconda casa fuori regione deve aspettare il 7 gennaio per tornare a Lodi?
No, il rientro alla residenza, domicilio o abitazione abituale è sempre consentito, dalla stessa regione o da un’altra regione, dunque è possibile far ritorno a casa in qualsiasi momento.

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