El nost Cumün compie quarant’anni

Per quanto corra velocemente l’informazione dei mass-media in quest’epoca digitale, il periodico cartaceo rappresenta ancora oggi un filo conduttore tra la vita amministrativa della borgata e tantissime famiglie.
Nell’incipit del primo bollettino comunale redatto dal compianto Luigi Albertini nel dicembre 1982 l’allora Sindaco Angelo Mazzola fece riferimento alla laboriosità dei graffignanini, alla stimolante presenza di tante associazioni, allo spirito cooperativo, allo slancio dei giovani e alla saggezza degli anziani.
A distanza di quarant’anni, questi principi continuano a tenere viva la nostra comunità e il bollettino comunale persiste nell’informare la cittadinanza, proprio come era stato pensato nel 1982.
Se in quegli anni si progettava un piano edilizio in Zona Colombanetta mentre il Comune ospitava il primo computer per “stare al passo coi tempi”, il Tennis Spadazze inaugurava la nuova piscina alla modica cifra d’ingresso di 1.000 Lire e il torneo di calcio cittadino era ancora denominato “Stragraffignanino”, possiamo cogliere in un attimo il lasso temporale tra la pubblicazione “Numero 0” e quella attuale.
Nel corso degli anni sono cambiate molte cose, in particolare lo stile di vita e l’attenzione della cittadinanza alle attività dell’Amministrazione Comunale.
È enormemente cresciuta anche la quantità di “informazione spazzatura”: false notizie, leggende metropolitane amplificate dal passaparola, nozioni di pseudoscienza prive di ogni verifica.
Il tam-tam social non deve distogliere l’attenzione dalla pubblicazione trimestrale del periodico comunale, capace di sintetizzare su carta stampata i progetti, le idee, gli eventi e le novità che interessano tutti i graffignanini.
Non perdiamo l’abitudine di attendere con fervore la pubblicazione di un nuovo numero del periodico per apprezzare, commentare e confrontarci su quello che la nostra comunità è capace di regalare.