25 aprile: commemorazione per il 78° anniversario della Liberazione

Liberazione da chi?
Liberazione da che cosa?
Liberazione dell’Italia dal totalitarismo, liberazione dall’occupazione dell’esercito nazista e dal regime fascista.
Gli italiani che hanno sacrificato la vita per la libertà sono tantissimi: liberali, socialisti, comunisti, cattolici, uomini e donne, che vogliamo ricordare oggi in una data simbolo dei valori della libertà su ogni forma di totalitarismo, passato e presente, di ogni colore politico.
Un anniversario simbolico della Resistenza, dei partigiani, dei cattolici, di chi ha lottato e di chi ha versato il proprio sangue, di chi ha tradito e di chi è stato tradito.
Una giornata che celebra e ricorda, un ricordo a volte distorto dal tempo e che troppo a lungo ha scarificato nell’ombra la variegata complessità dei protagonisti di questo fatto storico, con particolare riguardo alle donne.
Oggi siamo qui a ricordare anche loro, che assieme agli uomini hanno liberato l’Italia. Siamo qui a ricordare le giovani ragazze che trasportavano in segreto i messaggi, le armi, le medicine; a ricordare le lavoratrici che organizzavano scioperi e manifestazioni, le madri e le mogli sole che contribuivano silenziosamente ad aiutare la Resistenza; a ricordare coloro che hanno deciso di imbracciare le armi accanto agli uomini, e tutte quelle che hanno perso la vita.
Su questo fondamentale fatto storico per il nostro Paese si fonda anche la consapevolezza di oggi, ricordando che non è ancora finito il tempo di lottare per raggiungere quella libertà che stiamo celebrando, un valore fondamentale per ogni uomo. «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali», ricorda l’articolo 11 della Costituzione.
La storia non ci ha insegnato molto se, dopo più di un anno dall’inizio del conflitto russo-ucraino, siamo ancora qui a invocare la pace. Al ripudio della guerra, quale solenne impegno a non promuoverla in qualsiasi modo, si deve aggiungere la promozione attiva della pace e della giustizia fra le Nazioni.
Ed il Tricolore accompagnato dalla frase «La libertà è come l’aria» tratta dal discorso sulla Costituzione pronunciato nel 1955 da uno dei padri costituenti della Repubblica italiana, Piero Calamandrei, sia sempre da guida per il nostro operare.
Buon 25 aprile Graffignana!